Dipinto del XVII secolo raffigurante la Sacra famiglia

Scuola emiliana, XVII secolo
Sacra famiglia
Olio su rame applicato su tavola, cm 23 x 17,5 – con cornice cm 38 x 34

L’opera in esame presenta un’elegante Sacra Famiglia che vede raffigurati la Vergine con il Bambino tra le braccia, adagiata al tronco dell’albero, mentre dietro di lei si sporge San Giuseppe. Gli elementi di particolare rilievo sono la figura del padre di Gesù, che si erge protettiva nei confronti della famiglia e il contesto paesaggistico con l’imponente tronco d’albero che funge da quinta scenica della composizione. Questi elementi divengono necessari per impostare il dipinto su due diagonali parallele, una creata dai personaggi stessi, che sono raggruppati seguendo un andamento verticale per chiudersi con la figura di Giuseppe; l’altra, invece, delineata dagli elementi naturali. Il rame si caratterizza per la preziosità evidente nei panneggi falcati da linee decise, visibili in particolar modo nella veste che si arriccia sul grembo di Maria, ma anche per la profusione dell’oro utilizzato nel rifinire gli orli del manto della donna e le aureole. Anche la resa degli incarnati diviene preziosa nella distinzione tra quelli eterei e rosei della Madonna e del Bambino e quello nettamente più scuro di Giuseppe, come a voler sottolineare la natura divina e quella terrena dei personaggi.
Si vedano alcune opere del ferrarese Ippolito Scarsella come termine di confronto, in particolar modo per l’impostazione della scena con il possente arbusto e la posa della Sacra famiglia, come si evince nelle tele della Galleria Borghese, nelle due in collezione privata, oltre a quella presso il Museo d’Arte di Ravenna. Nato a Ferrara e noto all’interno della scuola ferrarese, Ippolito Scarsella, detto Scarsellino fu pittore manierista. Il suo primo apprendistato ebbe luogo presso il padre, Sigismondo Scarsella (1530-1614), che era pittore e architetto. Scarsellino ampliò poi le sue fonti d’ispirazione, viaggiando a Bologna e poi a Venezia. Si ricorda un tirocinio piuttosto lungo alla bottega del Veronese, operante a Venezia, presso la cui bottega ha modo di incontrare altri pittori della scuola veneta. Qui assimila lo stile manieristico e la rivoluzione del movimento e del colore imposta da Tiziano. Appena rientrato a Ferrara, Scarsellino iniziò a lavorare al Palazzo dei Diamanti, insieme alla famiglia Carracci, soprattutto Ludovico (1555-1619). Tra i ferraresi fu per lui molto importante l’opera di Dosso Dossi (1490-1542) e studiò anche il lavoro del Parmigianino (1503-1540). Buona parte dei dipinti gli viene commissionata da Istituti Religiosi e tuttora a Ferrara è facile trovare opere dello Scarsellino nelle maggiori chiese della città.

Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 5.000 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 12 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.

Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.

DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 – Sky 861 – 937
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube