Scuola Fiamminga del XVII secolo, Bevitore

XVII secolo, Scuola Fiamminga
Ritratto di bevitore
Olio su tela, cm 64 x 53 – Cornice cm 78 x 67 x 4

Il dipinto in esame ci mostra un giovane uomo. su uno sfondo uniforme dai toni terrosi verdastri, con indosso una leggera camicia bianca con un’ampia scollatura che, facendo scivolare la stoffa della manica destra, lascia scoperta la spalla sinistra dell’uomo. Coperto da un pesante mantello di stoffa marrone, il giovane tiene con la mano destra un bicchiere di vetro contenente del succoso vino rosso. L’apprezzamento per la bevanda e l’effetto soporifero e disinibitorio dell’alcol, si notano immediatamente nel volo dell’uomo: gli occhi neri, vispi e fissi sull’osservatore, catturano la nostra attenzione che si posa immediatamente sulle guance e sul naso arrosati, sintomo che il vino scorre già nelle vene del nostro personaggio. Chiudono il viso del bevitore i capelli ricciuti e chiari, su cui si posa un largo cappello nero a cui è stata aggiunta una piccola piuma nera arcuata.
Considerando il soggetto, la foggia degli abiti e lo stile della pittura, possiamo inserire la tela all’interno della produzione pittorica fiamminga del XVII secolo. In particolare, si possono intravedere delle affinità con la pittura di Frans Hals (1582-1666), uno dei massimi esponenti del Secolo d’Oro della pittura fiamminga. I suoi ritratti individuali, infatti, tra cui quelli delle guardie civiche (i cosiddetti “schutterstukken” realizzati tra il 1616 e il 1639), godono di fama mondiale. Paragonato ad artisti suoi contemporanei, presenta uno stile ameno e vivace. Attraverso le pennellate ampie i suoi dipinti sembrano quasi prendere vita. Le opere di Frans Hals sono esposte presso il Frans Hals Museum ad Haarlem, la galleriMauritshuis a L’Aia, il Rijksmuseum ad Amsterdam ed altre istituzioni internazionali. I suoi soggetti preferiti non sono nobili, alti prelati e borghesi, ma le persone che lo circondavano nella vita quotidiana. Difficilmente i visi sono idealizzati, ma piuttosto, il pittore si attiene ad uno schietto realismo delle forme, cercando di rendere visivamente l’umore del soggetto. Ne sono un esempio i dipinti Ragazzo con bicchiere di vetro e liuto (1626, Guildhall Art Gallery, Londra), Il suonatore di liuto (1623, Musée du Louvre, Parigi) e molti altri.
Molti altri artisti fiamminghi si specializzano ed ottengono notevoli risultati in questo genere di ritratti che indagano personaggi umili che compiono gesti della vita quotidiana delle strade delle città, tra questi Dirck Jaspersz van Baburen (1595-1624) e Gerard van Honthorst (1592-1656) entrambi sponenti della scuola di Utrecht, un gruppo di tendenze caravaggesche.

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