Seconda metà del '600.
Misure stipo: larghezza 80 cm., profondità 43 cm., altezza 74 cm. Misure tavolo d'appoggio: larghezza:110 cm., profondità 57 cm., altezza 77 cm.
Stipo monetiere interamente impiallacciato in radica di noce su struttura in legno di pioppo. Emilia, seconda metà del XVII secolo.
Malgrado le contenute dimensioni, il mobile, costruito su schemi architettonici che ne evidenziano l’importanza, è di aspetto imponente. L’impianto, con forte basamento e pilastrate in aggetto, conserva la rigidità e la volumetria comune anche ad altri tipi d’arredo, come le credenze e i canterani. Il tratto severo e monumentale dello stipo è ingentilito dalla pregiata incrostazione in radica di noce, a trama fitta, e da elementi desunti dai grandi prototipi romani: colonne tortili poggianti su grossi dadi che acquistano la funzione di lesene. Sia i fianchi che le due ante, che racchiudono una serie di tiretti, anch’essi impreziositi da piallacci in radica e da pomoli in bronzo dorato, sono caratterizzati da una bugna mistilinea a rilievo , tipicamente di gusto bolognese. Cornicette a modanature fini fanno da contorno ai cassetti. Sia il cornicione di base che la fascia sottostante l’incorniciatura apicale si sfilano, rivelando tiretti realizzati a mo’ di segreta. Altri segreti alquanto ingegnosi presenti nel monetiere non sono visibili in foto, per una sorta di riguardo nei confronti del possibile acquirente. Le rifiniture ricercate e dal modello complesso (nei pomoli, nelle modanature delle cornici, nel disegno delle serratura e delle cerniere in ferro) esulano dal comune vocabolario decorativo felsineo; i tratti principali dello schema e della parte ornamentale assegnerebbero, comunque, l’arredo ai più provetti ebanisti del capoluogo emiliano, di certo influenzati dalla più bella stagione del barocco romano.
Il tavolo d’appoggio, anch’esso lastronato in noce e radica di noce e dotato di un cassetto centrale e di un tiretto estraibile, posto appena sotto il piano, è stato realizzato in epoca posteriore (fine del XVII secolo-inizi del XIX), ma comunque creato per ospitare il monetiere, come stanno a dimostrare il disegno e le misure dello stesso.
Provenienza: Reggio Emilia, Collezione Privata.
Si rilascia certificazione di autenticità di autenticità e di lecita provenienza a norma di legge.

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