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A Milano l’offerta culturale si allarga con la nascita di Palazzo Litta Cultura, un progetto multidisciplinare nato dalla sinergia tra MiBACT e MoscaPartners, con il patrocinio del Comune di Milano. «Palazzo Litta Cultura prevede un rapporto collaborativo tra pubblico e privato, che ha lo scopo di aprire le porte di uno dei più bei palazzi della città e di farlo all’insegna di una proposta innovativa e di alto profilo», spiega Marco Edoardo Minoja, Segretario Regionale MiBACT.

Un palinsesto multidisciplinare che coinvolge arte, design e fotografia, ma anche cinema, musica, poesia, teatro e danza, a partire da ottobre, coinvolgerà gli spazi dello storico edificio a due passi dall’Università Cattolica. Il sodalizio tra il Segretariato Regionale e MoscaPartners, avviato a seguito di una call pubblica, ha invitato a collaborare alcune realtà culturali di Milano impegnate nei settori del cinema, della fotografia e della musica: esterni, MIA Photo Fair Projects e Ponderosa Music&Arts. Questo per offrire alla città un palinsesto che gli organizzatori hanno definito “indisciplinato”, proprio perché riunisce diverse arti in un progetto plurale che si fonda sul confronto e lo scambio. «Vogliamo costruire un progetto con un’identità propria all’interno dell’offerta culturale della città. Un luogo in cui vengano in contatto forme d’arte e di spettacolo diverse e dunque pubblici eterogenei si incontrino, ogni volta con un’esperienza interdisciplinare. È da queste occasioni di confronto che nascono le idee», racconta Valerio Castelli, fondatore con Caterina Mosca di MoscaPartner.

L’apertura del progetto si rispecchia anche nel marchio concepito da Studio Fragile di Mario Trimarchi e Frida Doveil: un sistema di identità che, attraverso un reticolo di quadrati colorati, descrive e connette tra loro gli apporti culturali alla base del progetto. «Il marchio di Palazzo Litta Cultura nasce da uno spostamento di equilibri, che fa nascondere la A al riparo delle due T e compone così una miniarchitettura emblematica, da leggere come logotipo o da moltiplicare, per creare, a seconda della scala visiva, la mappa di un’intera città o un Tetris sincopato, specchio della proposta culturale di Palazzo Litta Cultura, allo stesso tempo interdisciplinare e indisciplinata», spiegano Mario Trimarchi e Frida Doveil.

L’allestimento delle mostre è curato dallo studio aMDL architetto Michele De Lucchi ed è ordinato in elementi modulari che permettono di adattare lo spazio per accogliere le diverse espressioni artistiche durante il corso dell’anno.