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Epoca

1500

Misure

cm 76 x 93

Descrizione

Polidoro de Renzi detto Polidoro da Lanciano (Lanciano, 1515 – Venezia, 1565) (attr.)

Sacra Famiglia con San Giovannino

Olio su tela, cm 76 x 93

Con cornice, cm 88 x 104

 

La pregevole tela è per chiare affinità stilistiche da collegare al pittore veneto di formazione tizianesca Polidoro da Lanciano. Lo schema compositivo della Sacra Famiglia con San Giovannino ricorre in molte opere della produzione di Polidoro, si vedano per esempio le tele di Ca Rezzonico, dell’Accademia Carrara, del Museo di Castelvecchio, della Pinacoteca Capitolina e di Palazzo dei diamanti: in particolare, il nostro dipinto riprende la composizione di quello ferrarese, che presenta evidenti motivi tizianeschi: i casolari sullo sfondo coi tipici tetti a spiovente, il San Giovannino che abbraccia l’agnello, la morfologia della frasca e dei panneggi. Come nella presente, la composizione è basata su una diagonale crescente che dalla testa del San Giovannino culmina nel volto sereno della Vergine, posta sempre in posizione privilegiata rispetto agli altri personaggi. Alle sue spalle un lussureggiante paesaggio naturale evidenzia e focalizza la nostra attenzione sul gruppo sacro. Il volto pieno e roseo leggermente piegato al lato della Vergine rievoca invece modelli di Francesco Vecellio, nella cui bottega sembra aver iniziato la carriera in laguna Polidoro. Il piacevole paesaggio ambrato di colline degradanti guarda all’opera di un altro pittore veneto, Bonifacio de Pitati, la cui influenza si fa molto presente nelle opere degli anni ’30 di Polidoro. Anche la figura barbuta di San Giuseppe si rifà ai modi eleganti del Pitati suggerendo una totale immersione del nostro pittore nella migliore arte del suo tempo. L’opera ben si confà alla produzione indirizzata a creare quadri di devozione e Sacre Conversazioni dal carattere narrativo, seguendo formule iconografiche collaudate di gran successo.

Nato a Lanciano, in Abruzzo, attorno al 1515, Polidoro si sposterà ben presto a Venezia, città che lo consacrerà come pittore. Le informazioni sulla sua formazione artistica sono scarse. Si presume che abbia avuto un apprendistato nella sua città natale, per poi trasferirsi a Roma intorno al 1536. Nella città papale, Polidoro entrò in contatto con la corrente artistica del Raffaellismo, subendo l’influenza di artisti come Raffaello Sanzio e Giulio Romano. Nello stesso anno sembra arrivare poi a Venezia dove il suo nome viene registrato Fraglia dei Pittori Veneziani. Le prime prove pittoriche suggeriscono un periodo di lavoro, o quantomeno di stretta collaborazione all’interno della bottega dei Vecellio nonostante la sua arte appare altresì influenzata da Paris Bordon e Bonifacio de Pitati. L’occasione per emergere arriva nel 1544 quando viene chiamato dalla Scuola dello Spirito Santo ad eseguire la Discesa dello Spirito Santo oggi alle Galleria dell’Accademia. Ma in questo decennio si collocano altre opere di grande formato, dove si evincono chiare suggestioni tintorettesche: nel 1552 realizza il perduto gonfalone per la Scuola Grande di San Teodoro, nel 1559 riceve la commissione per le portelle d’organo della Chiesa di San Giovanni in Bragora, mentre il suo stile manifesta chiare suggestioni del classicismo veronesiano, da cui trae moduli iconografici e una rinnovata modernità cromatica.

Approfondimenti

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