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Epoca

1800

Misure

cm 72 x 99

Descrizione

XIX secolo, seguace di Maximilian  Pfeiler

Natura morta con uva e anguria e tappeto

Olio su tela, cm 72 x 99

 

 

 

L’elegante natura morta in esame presenta un ordinato banchetto di frutta accompagnato da un elaborato tappeto persiano e strumenti musicali. In una composizione su più livelli si possono riconoscere succosi fichi, tralci e grappoli d’uva, un melograno ed infine dei limoni.

Il dipinto eseguito nei primi anni del XIX secolo è per modi e composizione debitore dei modi del pittore Maximilian Pfeiler.

La vita di Maximilian Pfeiler non è molto documentata e scarsi sono i riferimenti cronologici circa la sua attività. Le poche fonti esistenti ci indicano che nel 1683 è membro della Gilda dei Pittori di Praga, sua città natale, e allievo di Christian Berentz (1658-1722), pittore di origini tedesche che viaggiò prima nei Paesi Bassi per poi stabilirsi a Roma, introducendo in Italia temi nordeuropei del genere della natura morta in cui era specializzato.

Non è chiaro se l’alunnato di Pfeiler presso Berentz avviene già a Roma, dove l’artista ceco è sicuramente attivo dal 1694 intessendo collaborazioni con Francesco Trevisani e Michele Rocca. Pfeiler riesce così a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella scena artistica romana di fine XVII – inizio XVIII secolo, realizzando stravaganti e riconoscibili composizioni di frutti e fiori molto apprezzate da uomini illustri: per esempio alcune sue opere facevano parte della collezione del cardinale Fesch.

 

 

L’oggetto è in buono stato di conservazione

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