1500
cm 78,5 x 93,5
Ambito di Leandro Bassano (1557 – 1622)
Inverno
Olio su tela, cm 78,5 x 93,5
Con cornice, cm 86 x 102
Concordemente noti come Bassano dal nome della città d’origine, Bassano del Grappa, la denominazione venne fissata dalla critica artistica durante l’età moderna; quella dei “Da Ponte” fu un’impresa aziendale ante litteram, a conduzione famigliare, attiva per circa un secolo e mezzo. Principiata da Francesco il Vecchio, nei primissimi anni del Cinquecento, raggiunse grande apprezzamento in tutto il nord Italia con la personalità di Jacopo, a partire dalla seconda metà del quarto decennio, e dai fratelli di questi Giambattista e Gianfrancesco. Dopo di lui, saranno i figli Francesco il Giovane, Giambattista, Leandro e Gerolamo a farsi interpreti della tradizione famigliare. Le composizioni derivano da una serie concepita da Jacopo Bassano (1510-1592) e i caratteri di stile suggeriscono di riferirne l’esecuzione alla sua scuola, i cui epigoni si riscontrano in attività per tutto il XVII Secolo. Si tratta in questo caso di un’opera della prima giovinezza di Leandro Bassano, che sappiamo attivo nella bottega paterna fino al trasferimento a Venezia nel 1584 o, al più tardi nel 1588. In quell’anno Leandro risulta infatti iscritto alla Fraglia dei pittori veneziani; a Venezia, dove era stato insieme al padre nel 1577-78, inizia una proficua carriera come autore di ritratti e di pale d’altare, non senza tornare ripetutamente sulle invenzioni paterne. Le attività svolta dai personaggi si rifanno a quelle tipiche della stagione invernale, ben evidenziata anche dagli alberi spogli e dal paesaggio innevato sullo sfondo, separato dal punto di vista scenico rispetto al primo piano. In altre versioni dell’opera si scorge anche una scena biblica isolata, ovvero il Cristo portacroce, assente in quest’ultima, dove si mantengono i dettagli legati alla vita quotidiana contadina: la raccolta della legna, la famiglia attorno al fuoco, gli animali che legano le varie parti del dipinto e il panorama all’orizzonte spruzzato di neve. Caratteristica che ritroviamo del giovane Leandro è l’accentuazione delle ombre in contrasto con la vivacità dei colori e delle lumeggiature, che risaltano nell’ambiente cupo della notte invernale. La ricchezza tonale, i contrasti luminosi, il soggetto biblico-pastorale, lo senario agreste si inseriscono alla perfezione nel contesto della pittura di scuola bassanesca.

Stile Rococò: Come si Distingue in Architettura, Arredamento e Pittura
Stile Rococò: Nascita e Sviluppo Il Rococò, come riflesso delle tendenze, dei gusti e del modo di vivere della Francia…

Stile Impero nell’Arredamento: Quando lo Sfarzo Incontra l’Eleganza
Lo stile Impero, con la sua magnifica fusione di maestosità e grazia, rimane un’icona dell’arredamento classico, esercitando un fascino senza…

Vita e opere di Giò Ponti, l’artista visionario
Giò Ponti è uno degli artisti che maggiormente ha dominato il dopoguerra italiano, facendosi portavoce di importanti innovazioni nel mondo…