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Epoca

Primo Novecento

Misure

tela cm 55 x 90 cm - compresa cornice cm 80 x 115 cm

Descrizione

DESCRIZIONE: dipinto originale di genere Animalier a tema felino, olio su tela firmato in basso a destra .

CONDITION REPORT: ottimo stato conservativo, cornice coeva.

 

L’opera raffigura una cucciolata di gatti a pelo lungo d’Angora, considerata tra le razze celebri più pregiate ed antiche che ha origine in Turchia a partire dal XVI secolo. Furono presenti nelle famiglie dell’alta società e prediletti dai sultani. La scena ritrae i due cuccioli mentre sperimentano rudimentali tecniche di caccia, intenti ad osservare una coccinella posata su un sasso, sorvegliati amabilmente da una mamma attenta e premurosa che tramanda i primi insegnamenti legati alla sopravvivenza in natura.

La scena ambientata all’esterno in un giardino tra arbusti e zone soleggiate, dove gli animali  e il contesto naturale sono gli unici elementi presenti. Tipico esempio di ritrattistica dove i gatti sono protagonisti assoluti e non viene citata la presenza umana nonostante la tipologia di razza domestica, in questo caso anche il tema della maternità assume un ruolo di rilievo. Esempio precursore di un’evoluzione per la condizione degli animali “ considerati da compagnia”: il gatto a differenza del cane e del cavallo impiegati anche in attività di caccia, agricole e sportive è il primo che rientra nella categoria pet in un’epoca dove il tema animalista era ancora agli albori. Le opere raffiguranti i felini sono molto rare sul mercato, un po’ per la simbologia acquisita in passato con rilevante influenza esoterica, per la natura schiva e talvolta opportunista che li contraddistingue in ambito domestico, pochissimi artisti in modo particolare donne, Henriette Ronner Knip per prima, vi dedicarono la carriera artistica, affascinati da questi animali così particolari e dall’anima selvatica. I sultani del regno ottomano inviarono come dono alcuni esemplari di gatto d’Angora alle corti inglesi e francesi, facendoli così conoscere anche in Europa dove con il loro aspetto elegante ed insolito attirarono l’attenzione delle famiglie appartenenti all’alta società. Nel XVIII secolo questi gatti divvennero uno status symbol, una delle prime citazioni riguardanti la razza risale al 1756: “ i gatti d’Angora vengono trattati come partecipanti ai salotti, essendo delicati e dal carattere affettuoso, creature meravigliose dal pelo argenteo e della stessa consistenza della seta…”

 

GABRIELLA REINER ISTVANNFY pittrice animalier rappresenta in ambito femminile uno dei rari esempi di artisti che si dedicarono a questo genere. Amante degli animali in particolare dei gatti, frequentò l’Accademia di Belle Arti a Budapest poi si trasferì a Ebersberg in Baviera per concludere gli studi accademici a Monaco. Iniziò ad esporre agli inizi del Novecento in mostre collettive nonostante ciò, in quanto donna la produzione artistica rimase rara ma molto ricercata tra i collezionisti per il tema. Alcune opere sono esposte a Budapest nel Museo Szépmūvészeti e in alcuni edifici pubblici.

Approfondimenti
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