Lombardia, XVIII secolo, Ribalta

Lombardia, XVIII secolo

Ribalta

Radica di noce, cm 124 x 122 x 56

L’arredo incarna un raffinato esempio di cassettone a ribalta lombardo del XVIII secolo. La ribalta si caratterizza per l’equilibrio dei volumi e la simmetria delle decorazioni. Questi arredi si diffusero sotto l’austero dominio della corte spagnola a Milano dalla fine della signoria sforzesca nel 1499 alla severità imposta dal Concilio di Trento e dalla Controriforma che si propaga fino al Settecento inoltrato. Il modello del cassettone a ribalta viene interpretato nel Settecento in declinazioni differenti da regione a regione. In area lombarda accanto ai modelli con cornici tinte di nero, a metà Settecento si sviluppa la foggia a “urna”: la linea sinuosa, tipica dei mobili settecenteschi, trova di fatto la sua massima espressione in questi arredi a “urna”, tipici soprattutto della produzione di Veneto e Lombardia. Particolare di questo arredo, dal quale prende il nome, è la sommità ondulata che ne conclude l’andamento ascendente e chiudendo con eleganza quasi orientale la struttura bombata del mobile. Questo tipo di arredo si muove nelle linee di contorno conservando proporzioni armoniche ed equilibrate. Nella ribalta a urna la superfice in radica è spesso continua e non spezzata dalle cornici lignee che spesso si ritrovano nei mobili dello stesso periodo.

Il mobile in esame dalla linea sinuosa del mosso e del contromosso è caratterizzato da una classica foggia a urna.  Presenta due grandi cassetti nella parte inferiore e un cassetto sottopiano presenta invece una gola che slancia ulteriormente il mobile verso la parte sommitale. Aperta la calatoia si svela un piano da utilizzare come scrittoio e una serie di sei cassettini.