Seconda metà del XVII secolo.
80 70 cm.
Nicola Levoli (Rimini, 1728-1801), “Natura morta con volatile”, olio su tela. Rifoderatura novecentesca. Cornice presente, ma di fattura moderna. Ad un esame condotto tramite lampada di Wood non si evidenziano restauri o reintegri pittorici degni di nota, pertanto lo stato di conservazione del dipinto può definirsi ottimale.
Lo stile del Levoli, divenuto frate dell’ordine agostiniano nel 1746, è asciutto, essenziale, immediato nel segno e nella stesura, volontariamente critico nei confronti della grande tradizione barocca . Suo intento precipuo era quello di descrivere senza mediazioni la realtà oggettiva. Allievo dell’Accademia Clementina, con ottimo profitto e premiato per meriti nel 1765, l’Oretti ce ne parla come pittore di figura e di fiori, cosa pur possibile, avendo frequentato il Levoli l’atelier di Ubaldo Gandolfi, ma nessuna opera di tal genere è giunta sino a noi. Oggi, grazie ai recenti studi della critica moderna (Volpe), l’artista è celebrato per le sue bellissime “nature morte in posa” e le sue “silenziose mense”.

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