Piccolo cassettone Luigi XV in noce e radica di pioppo con tarsie in acero. Emilia, metà del ‘700.

Si tratta di comò a due cassetti di dimensioni contenute dalle linee sinuose, di notevole qualità esecutiva e di perfetto equilibrio negli elementi strutturali, pur nel nitore delle linee che mantiene inalterati i caratteri fondamentali regionali. per le sue ridotte dimensioni e per il pregio costruttivo, esso sembra direttamente ispirato ai “petits meubles” che i maestri ebanisti francesi creavano a Parma. L’intera superficie dell’arredo è impreziosita da raffinate tarsie a motivi floreali e vegetali, realizzate in essenza di acero, che delimitano ampie riserve in noce e radica di pioppo. Proprio a ragione del materiale impiegato, il mobile sembra da ascriversi all’area centrale emiliana, ove appunto l’uso della radica di pioppo era particolarmente diffusa. Il disegno del mobile è di ispirazione ligure (spigoli vivi su montanti ricurvi a movimento unico con i sostegni; caratteristica centinatura del grembiale) con curvature però meno accentuate rispetto alla tecnica genovese, filtrate attraverso la più severa ottica bolognese/modenese. i due cassetti sono privi di divisoria, per far sì che il disegno dell’intarsio non abbia ad avere interruzioni. Maniglie in metallo dorato. Serrature a scatola originali e coeve all’arredo. Interni e struttura costruiti in legno di gattice. Buono lo stato di conservazione. Alcune graffiature presenti nell’impiallicciatura. Piano in marmo bianco con inclusioni silicee.

Bibliografia di riferimento: G. Manni, “Mille mobili emiliani”, Artioli editore, Modena, 1980. G. Manni, “Mobili in Emilia”, Artioli editore, Modena, 1986.

Provenienza: Verona, Collezione Privata.

Si rilascia garanzia a norma di legge circa l’autenticità e la lecita provenienza dell’arredo.