Fine del secolo XIX.
Larghezza: 90 cm.; profondità: 54 cm.; altezza: 100 cm.
Raro tavolo scrittoio da centro ‘Davenport’ in legno di teak con raffinate tarsie in osso, madreperla e varie essenze pregiate (ebano, palissandro, acero, radica di olmo, etc.). Fattura medio-orientale, probabilmente Damasco, fine del secolo XIX. Buono lo stato di conservazione. Alcune mancanze nelle decorazioni a tornite “a bottone” poste alla sommità della ringhierina apicale, traforata da una serie di archi di gusto arabo. Buono lo stato di conservazione.
Provenienza: Modena, Collezione Privata.
La forma, tipica dei modelli inglesi, è arricchita dai motivi eclettici di gusto orientale. Il tavolo presenta sul fronte una calatoia incernierata, mentre sul lato destro si aprono quattro cassettini, su quello sinistro un’unica anta celante due ripiani. La decorazione è particolarmente raffinata, con tarsie geometriche e molto minute, che rimandano all’antica tecnica dell’intarsio “alla certosina” . La parte adibita a scrittoio è sorretta da due sculture a foggia di cigno, in legno di teak. Tale tipologia di arredo si pone come ponte culturale tra due grandi scuole dell’arte della minuseria: quella del Vicino Oriente e quella europea, nella fattispecie inglese. Non a caso, furono proprio questi mobili ad ispirare alcuni dei più grandi ebanisti italiani operanti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, come i milanesi Adriano Brambilla e Carlo Bugatti. Esemplari simili sono conservati al museo Borgogna.
Si rilascia certificazione di garanzia a norma di legge circa l’autenticità e la lecita provenienza del mobile.

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