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Epoca

XIX secolo

Misure

H cm 26,5

Descrizione

Scultura in bronzo patinato Animalier, raffigurante Purosangue Inglese.

Thoroughbred sta a significare allevato in “ purezza”, a partire dal XVIII secolo grazie ad incroci con tre stalloni Purosangue Arabi, gli inglesi hanno selezionato una razza per esaltarne al massimo la velocità in corsa. I soggetti Byerley Turk, Darley Arabian e Godolphin Arabian, furono i capostipiti della razza, dai quali discendono Herod, Eclipse e Matchem, attualmente rappresentanti con le fattrici dette Royal dello Stud -Book istituito nel 1791 in Inghilterra, che arriva fino ai giorni nostri grazie alla dedizione dei curatori appartenenti da generazioni alla Famiglia Weatherby. Per meglio comprendere l’importanza dell’ippica a partire dal XIX secolo, non solo in Inghilterra ma anche in USA , i giornali del 1938 scrissero: “…..nell’elenco dei personaggi più famosi dell’anno, al secondo posto c’è Franklin Delano Roosevelt ; in testa alla classifica non c’e un Uomo ma un cavallo grasso, zoppo e testardo guidato da un fantino sfortunato e cieco da un occhio, il suo nome era Seabiscuit.”
In Italia Federico Tesio grande allenatore e uomo di cavalli, presso la Dormello Olgiata, debuttò nel 1954 con un puledro piccolo e sproporzionato, il suo nome era Ribot, il destino quello di diventare un vero crack dell’ippica conosciuto in tutto il mondo.
Il modello in bronzo rappresenta un Cavallo Purosangue Inglese, la bardatura infatti ci permette di individuare alcuni dettagli tipici della tradizione ippica: la testiera con filetto ad anelli, il collare posizionato alla fine dell’incollatura , vicino al garrese e la sella da galoppo, con la speciale sassinga un finimento utilizzato dai fantini come ulteriore sicurezza in caso di rottura del sottopancia. La sassinga infatti passa sopra al seggio della sella e permette un fissaggio più stabile, circonda completamente il ventre del cavallo passando per il torace, lasciando libertà di movimento anche ad andature elevate come le corse al galoppo o il salto delle siepi. La coda come da tradizione, è portata corta sopra ai garretti, la funzionalità oltre che donare un aspetto ordinato ed elegante aveva la funzione di impedire che durante le corse o i cross in campagna, i crini rimanessero impigliati tra gli zoccoli o negli arbusti provocando incidenti gravosi ai cavalli ed ai fantini. L’espressione del soggetto raffigurato denota la nevrilità tipica della razza, uno sguardo vivo, le orecchie mobili, l’incollatura sottile ed allungata con un’attaccatura armoniosa, gli arti sottili e la groppa potente, la muscolatura tesa e ben marcata, sono caratteristiche frutto di una selezione proiettata ad ottenere un cavallo atleta.
Le sculture in bronzo, spesso anonime erano destinate ad un collezionismo di nicchia costituito principalmente da appassionati, allevatori e proprietari che desideravano esporre i propri beniamini, vincitori o caporazza nelle sale dei Jockey Club inglesi adiacenti agli ippodromi.

Approfondimenti
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