1600
cm 52 x 28
Scuola genovese, bottega di Anton Maria Maragliano
(Genova, 18 settembre 1664 – Genova, 7 marzo 1739)
Madonna in gloria con il Bambino
Legno intagliato e dipinto, cm 52 x 28
Anton Maria Maragliano è stato il più importante artefice della scultura lignea genovese di età tardobarocca, autore di sculture devozionali, pale d’altare, statuette per il presepe, raffinato mobilio, immagini allegoriche, crocifissi e, soprattutto, enormi macchine processionali composte da gruppi scultorei, che necessitano di innumerevoli uomini per essere trasportate, come accade tutt’oggi nelle ricorrenze religiose. Maragliano è il regista della devozione delle “casacce” liguri (confraternite religiose formate da laici, spesso in competizione fra loro, che hanno come sede un oratorio): questo è verissimo, ma sarebbe scorretto accostarlo solo ad una dimensione popolare; infatti, egli lavorò anche per famiglie aristocratiche. Nonostante gli approfonditi studi compiuti sull’artista, la sua vita rimane, ancora oggi, in gran parte un mistero. Si è cercato di ricostruirla grazie ai documenti emersi dagli archivi e ad un capitolo a lui dedicato da Carlo Giuseppe Ratti (artista e autore del 1700) nella sua raccolta di biografie sugli artisti locali sul modello di Giorgio Vasari, pubblicata nel 1762; tuttavia rimangono ancora molti dubbi e problemi. Anton Maria Maragliano nasce a Genova nel 1664 in una famiglia mediamente agiata; il padre, Luigi, panettiere, non può però permettersi di avviare i figli agli studi: Anton Maria rimane di fatto analfabeta. All’età di 16 anni viene messo a bottega dallo zio Giovan Battista Agnesi, scultore notevole che impartisce al giovane le prime nozioni sulla lavorazione del legno. Qualche anno dopo lo ritroviamo a collaborare con la fiorente bottega di Giovanni Antonio Torre, dove Maragliano inizia ad affinare la propria tecnica e a elaborare uno stile del tutto personale. Alla fine degli anni ’80 del Seicento aprì una personale bottega e già nel 1692 assunse il primo aiutante, per poi trasferirsi dal 1700 nella celebre bottega di via Giulia, (oggi scomparsa per la costruzione di piazza De Ferrari e il taglio di Via XX Settembre) dalla quale fino alla sua morte e oltre uscirono enormi quantità di sculture, realizzate con l’aiuto di innumerevoli collaboratori. Spirò nel 1739 lasciando la gestione della bottega al nipote.
Realizzata nell’ambito della florida bottega del Maragliano questa Madonna in gloria con il Bambino presenta degli elementi di marcato dinamismo che appaiono perfettamente in linea con la produzione scultorea del barocco Genovese. Il gruppo scultoreo, dalla marcata forza patetica, riprende da vicino varie opere realizzate dal maestro genovese in collaborazione con la sua bottega, tra cui il gruppo della Morte e resurrezione di Cristo della chiesa della Visitazione di Genova, La Flagellazione di Cristo della chiesa di San Giovanni Battista di Ovada (AL), il San Michele arcangelo di Celle (SV) e il San Sebastiano della chiesa parrocchiale di Rapallo (GE).

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