XIX secolo
cm 82 x 80
XIX secolo, da Benvenuto Tisi da Garofalo, detto Il Garofalo (Canaro o Garofalo, 1476 o 1481 – Ferrara, 1559)
Madonna in gloria con il Bambino
Olio su tela, cm 82 x 80
Con cornice, cm 92 x 92
L’opera, databile attorno alla metà dell’Ottocento, costituisce una brillante reinterpretazione degli stilemi iconografici di uno dei capolavori di Benvenuto Tisi, detto Il Garofalo, la Madonna con il bambino in gloria dei Musei Capitolini. L’opera del Garofalo, ascrivibile alla fase matura della sua produzione – vi si percepiscono chiari influssi legati alla cultura visiva raffaellesca e, in generale, romana – è databile attorno al 1525. Questa presenta la Vergine con il Divin figlio attorniati da un coro di angeli musicanti: ai piedi della Madonna, sospesa su una morbida coltre di nubi dal leggero sottotono rosato, nel dipinto cinquecentesco del Tisi, si apre un paesaggio dal grande fascino, entro cui si registra la presenza di una coppia di frati. L’artista che, nell’Ottocento, si occupa della reinterpretazione di questo soggetto sceglie di concentrarsi unicamente sulla resa del gruppo centrale, quello con la Vergine e Gesù Bambino: in questo modo, si enfatizza la dimensione intimistica dell’immagine, ponendo l’accento sulla dolcezza e sulla profondità della relazione tra madre e figlio. Nell’Ottocento si risveglia un grande interesse da parte degli artisti e degli eruditi per la pittura del rinascimento ferrarese: molti sono gli autori che guardano con interesse ai dipinti di Mazzolino, Dosso Dossi, Ortolano e Garofalo; tra questi vi è il faentino Tommaso Minardi (Faenza, 1787 – Roma, 1871), artista che durante i primi anni del suo soggiorno romano realizzò alcuni studi e dipinti ad olio tratti dalle celebri opere dei maestri del rinascimento ferrarese esposte nei musei e nelle chiese della città eterna.
Nato in veneto, probabilmente tra Carnaro e Garofalo, nei pressi di Rovigo, sembra che Tisi sia stato apprendista di Domenico Panetti a partire dal 1491. Nel 1495 lavorò a Cremona sotto la direzione di Boccaccio Boccaccino, che gli fece conoscere lo stile cromatico veneziano, che divenne un dato chiave nei dipinti giovanili del suo corpus pittorico. Nel 1500 compì il suo primo viaggio a Roma, in un periodo in cui per gli artisti norditaliani era prassi compiere un viaggio formativo presso la città eterna. Nel 1501 si trasferì a Bologna dove rimase due anni presso la bottega di Lorenzo Costa il Vecchio, pittore di grande notorietà che lavorò a servizio degli Este e dei Gonzaga. Nel 1504 tornò a Ferrara e lavorò con i fratelli Dossi. Tra il 1503 e il 1506 ricevette varie commissioni artistiche particolarmente significative in ambito ferrarese: affrescò, ad esempio, il soffitto della sala del Tesoro nel Palazzo Costabili a Ferrara, ispirandosi alla Camera degli Sposi di Mantegna. Nel 1512 compì il secondo viaggio a Roma, su invito del concittadino Girolamo Sacrati, presso la corte di papa Giulio II, dove conobbe Raffaello. Questo incontro influenzò il suo stile, che si trasformò da lombardo in classicheggiante e prossimo agli influssi del Sanzio e di Giulio Romano. Intorno al 1512 tornò ancora a Ferrara dove lavorò a numerose opere per il duca Alfonso d’Este. Tra gli anni ’20 e gli anni ’40 il Tisi si dedicò a varie commissioni per gli Este e alla realizzazione di numerose pale d’altare per la città di Ferrara. Benvenuto Tisi morì nel 1559 e venne sepolto nella basilica ferrarese di Santa Maria in Vado nel loculo fattosi costruire già da qualche anno accanto a quello della moglie, morta precedentemente. Nel 1829 le sue spoglie furono trasferite nel cimitero della Certosa di Ferrara, dove nel 1841 gli sarà dedicato un monumento nella Cella degli Uomini Illustri, opera dello scultore Angelo Conti.

Stile Rococò: Come si Distingue in Architettura, Arredamento e Pittura
Stile Rococò: Nascita e Sviluppo Il Rococò, come riflesso delle tendenze, dei gusti e del modo di vivere della Francia…

Stile Impero nell’Arredamento: Quando lo Sfarzo Incontra l’Eleganza
Lo stile Impero, con la sua magnifica fusione di maestosità e grazia, rimane un’icona dell’arredamento classico, esercitando un fascino senza…

Vita e opere di Giò Ponti, l’artista visionario
Giò Ponti è uno degli artisti che maggiormente ha dominato il dopoguerra italiano, facendosi portavoce di importanti innovazioni nel mondo…