XVII secolo, Rilievi raffiguranti papa Innocenzo XI e Pio V 

XVII secolo

Rilievi raffiguranti papa Innocenzo XI e Pio V

(2) Marmo, cm diametro 29

I due manufatti in esame, una rara coppia di tondi in marmo riferibili al XVII secolo, rappresentano rispettivamente i pontefici Innocenzo XI Odescalchi, rivolto verso destra, e Pio V Ghislieri, rivolto specularmente verso sinistra. Essi possono essere considerati vere e proprie effigi papali, commissionate quando i pontefici erano ancora viventi ed esposte alla pubblica fruizione.

Realizzata sia su media pittorici che scultorei, fin dall’età antica la ritrattistica pontificia andava ad inquadrarsi nel contesto delle tipologie ritrattistiche legate al potere, in stretto rapporto con la suprema funzione spirituale e carismatica che la Chiesa riconosceva al romano pontefice, sia come Vicario di Cristo, sia – fino al 1870 – come sovrano dello Stato Pontificio. Lo schema del ritratto era, di conseguenza, perfettamente funzionale a questo ruolo, in un meccanismo di riconoscimento di immediata comprensione. La diffusione di questa tipologia di manufatti conferma l’importanza del riferimento all’antico come legittimazione della posizione sociale e della dignità culturale del personaggio rappresentato: i tondi, infatti, riprendono l’idea della medaglia celebrativa e, soprattutto, l’iconografia della numismatica romana antica, in particolare da quella di Età imperiale, instaurando idealmente un legame con l’antichità classica. Questi ritratti ebbero, già a partire dall’età rinascimentale, uno straordinario successo, grazie al connubio perfettamente calibrato tra idealizzazione e realismo, che spinse molti ricchi italiani all’emulazione. È così che sono arrivate fino nostri giorni tondi scolpiti e medaglie che possedevano un carattere di ufficialità, celebrando papi e sovrani, scienziati e uomini illustri.

In particolare, i due tondi ritraggono rispettivamente a sinistra Benedetto Odescalchi, di famiglia di commercianti comaschi, fu eletto papa col il nome di Innocenzo XI nel 1676. Fortemente dedito alla missione di diffusione della fede, fu un papa di grande umanità. Finanziò numerose missioni e visse in modo modesto. Fu dichiarato beato nel 1956 da Pio XII; a destra è, invece, effigiato papa Pio V, al secolo Antonio (in religione Michele) Ghislieri (1504 –1572), teologo e inquisitore domenicano che operò per la riforma della Chiesa secondo i dettami del Concilio di Trento. Con San Carlo Borromeo e Sant’Ignazio di Loyola è considerato tra i principali artefici e promotori della Controriforma. La sua figura è, inoltre, legata alla costituzione della Lega Santa e alla vittoriosa Battaglia di Lepanto (1571). Fu beatificato nel 1672 da papa Clemente X e canonizzato il 22 maggio 1712 da papa Clemente XI.

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