XVIII secolo, Pannello devozionale con Clemente XI 

XVIII secolo

Pannello devozionale con Clemente XI 

Carta dipinta e dorata e ovali in cera

Con cornice, cm 38 x 42

Il manufatto qui illustrato costituisce un pregevole esempio di pannello devozionale realizzato tramite la tecnica dei paperoles (o papier roulés), espressione che in italiano si traduce con “carta arrotolata”. Tale prassi artigianale consiste nella lavorazione di sottili strisce di carta, in questo caso dipinte in policromia e arricchite da dorature, che vengono modellate per creare ornamenti in rilievo destinati a incorniciare immagini o oggetti sacri, con un forte contrasto fornito dal supporto di fondo scuro. Questa particolare forma di produzione artigianale si sviluppa a partire dal XVII secolo, diffondendosi prevalentemente in ambienti conventuali femminili in Francia, Germania, Svizzera e Italia.

Nel pannello in esame, la carta è stata plasmata per realizzare un complesso apparato decorativo caratterizzato da elementi fitomorfi lussureggianti. Questi elementi si dipartono dal centro della sezione inferiore e si sviluppano avviluppandosi attorno a cinque ovali in cera, dischi ottenuti dalla fusione del Cero Pasquale. L’usanza di frangere in frammenti minuti il cero pasquale per distribuirli ai fedeli si attesta nelle chiese romane già dal V secolo. Successivamente, la pratica evolse nella consuetudine di riutilizzare la cera per creare dischi (spesso sigillati o impressi), sui quali veniva raffigurato sul verso l’immagine di un Santo e, sul recto, l’Agnus Dei, l’Agnello di Dio. La preparazione di questa cera, tramite la mescolanza del Sacro Crisma alla cera fusa del cero pasquale, era inizialmente demandata ai suddiaconi apostolici. La responsabilità passò in seguito al Sacrista Pontificio, quindi ai Cistercensi del Monastero di Santa Pudenziana e San Bernardo alle Terme di Roma, ed infine al Monastero di Santa Croce in Gerusalemme. L’ovale posto al centro nel pannello raffigura Papa Clemente XI (pontificato 1700 -1721), attorno al quale è leggibile l’iscrizione “CLEMENS XI PONT MAXI”, circondato da altri quattro ovali di dimensioni leggermente minori che recano l’immagine dell’Agnus Dei e di altri religiosi, elementi che rendono databile l’opera al XVIII secolo. Papa Clemente XI (Giovanni Francesco Albani) fu noto principalmente per aver promosso una politica estera difficile segnata da conflitti di potere con le grandi potenze, culminati con l’occupazione papale di Comacchio. In ambito teologico, emanò la bolla Unigenitus (1713) contro il Giansenismo, che causò un forte scisma nella Chiesa francese. Fu un grande mecenate delle arti e delle scienze, arricchendo le collezioni vaticane e promuovendo importanti opere architettoniche a Roma. Il suo pontificato, sebbene travagliato, fu cruciale per la ridefinizione dei rapporti tra la Santa Sede e gli stati europei nel Settecento.

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