Giovanni Domenico Valentino (Roma,1639-Imola,1715), “Interno di cucina con stoviglie e gatto”, olio su tela.

Giovanni Domenico Valentini si distinse nel panorama artistico del Seicento italiano proprio per la peculiarità dei suoi soggetti preferiti: sono in prevalenza interni di cucine dove diede libero sfogo all’elencazione di vasi, versatoi, orci e albarelli in maiolica, bottiglie, fiaschi, bicchieri, paioli, bacili e altri contenitori in rame e terracotta. In mezzo ad essi compaiono cibarie di ogni genere, con ortaggi, legumi e selvaggina e, con ruoli puramente accessori, piccoli animali (come il gatto, nella tela in esame) o figure umane affaccendate in umili attività domestiche.

Il ricorso a modelli degli artisti fiamminghi che popolavano la Città Eterna appare imprescindibile per discernere lo stile di Valentini. Da loro attinse il gusto per la narrazione e la riproduzione di momenti della vita quotidiana, delle cose semplici, con la spiccata prevalenza per le ambientazioni di interni.

Bibliografia di riferimento “Giovanni Domenico Valentini, alias G.D.V., pittore di interni e di nature morte”, a cura di G. Asioli Martini, Editrice La Mandragora, Imola, 2005.