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Epoca

XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Misure

Dimensioni (cm): Altezza: 105.00 Larghezza: 243.00 Dimensioni massime (cm): Altezza: 130.00 Larghezza: 268.00, Profondita': 13.00

Descrizione

Olio su tela. Scuola nord-italiana del XVII secolo.
La grande tela deriva da un’incisione del 1562 ad opera del veneziano Giulio Sanuto, che riprendeva fedelmente l’opera omonima del Bronzino (1503-1572), attualmente conservata all’Hermitage; rispetto all’originale, l’incisione aggiunse il gruppo di Muse e modificò lo sfondo paesaggistico introducendo gli scorci dei paesi.
L’opera è suddivisa in quattro scene, che vanno lette da destra verso sinistra.
Nella prima scena è raffigurata la contesa musicale tra Apollo e il sileno Marsia, che suonava il flauto talmente bene da essere ritenuto superiore allo stesso dio; i due contendenti si stanno esibendo, il dio con la lira e il sileno con il flauto addirittura capovolto (per aumentare la difficoltà dell’impresa), davanti al re Mida e alla dea Minerva, riconoscibile dai suoi attributi, l’elmo, la lancia e lo scudo.
Nella seconda scena Apollo è intento a scorticare Marsia, per punirlo dell’aver vinto la gara musicale; appoggiati per terra di fianco a lui, il suo mantello e la lira.
Nella terza scena, è Re Mida ad esser punito dal dio per avergli preferito Marsia: Apollo sta infilando le orecchie d’asino a Mida, mentre Minerva assiste.
Infine la quarta scena, in primo piano a sinistra, è caratterizzata da una figura particolare, identificata nel fedele servitore e barbiere del re: poichè Mida gli aveva ordinato di mantenere il segreto sulle sue orecchie d’asino, non potendo sfogarsi altrimenti, egli scavò una buca nel terreno e urlò lì dentro il suo segreto; in quel luogo però, la leggenda vuole che crebbe un cespuglio di canne che con il vento sussurravano “Re mida ha le orecchie d’asino”, rivelando così il temuto segreto.
Il dipinto è stato precedentemente restaurato e ritelato, ma necessita attualmente di eventuale ulteriore ripresa del colore.
Sul retro a matita è presente una vecchia attribuzione alla scuola ferrarese (“Ercole da Ferrara”).
E’ presentato in cornice in stile di fine ‘800.

Condizione prodotto:Prodotto in discrete condizioni che mostra alcuni segni di usura.

ARARPI0167017

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