XIX secolo (1859), Paesaggio con scena agreste e cittadina collinare

XIX secolo, 1859
Paesaggio con scena agreste e cittadina collinare
Olio su tela, cm 168 x 224 – con cornice cm 177 x 233
Firmato in basso a sinistra e datato “B. D(?) 1859”

La poetica pastorale, raggiungente massimi vertici nel presente dipinto, venne estetizzata al principio dell’Ottocento quale romantico ricordo di una vita alle origini della struttura sociale dell’uomo, in cui i frutti della natura e il benessere collettivo erano strettamente connessi in un fecondo e sicuro dialogo. La raffigurazione di paesaggi nonché panorami che abbracciassero quante più caratteristiche letterariamente riconosciute come bucoliche iniziarono perciò ad abbondare, calcando il percorso già scavato dal romanticismo paesaggista inglese sul finire del Settecento.
Il presente dipinto si figura come una favolistica contaminazione delle bellezze architettonico-naturali della costa francese, rinvigorito da un innesto di un moderno capriccio. Sulla sommità di una collinetta è infatti possibile scorgere un grappolo di graziose abitazioni, arroccate sugli speroni rocciosi, che sbocciano attorno ad una chiesa dall’alto campanile. Il fatto che questo sia tuttavia innestato entro il corpo presbiteriale della costruzione, e che venga introdotto agli occhi dello spettatore tramite una coppia di pseudo costoloni che sporgono dalla facciata principale, dimostra l’acuta progettazione dell’artista alla creazione di un ponderato paesaggio di fantasia. Entro l’interezza della tela si sciorinano corolle, fiori sbocciati, petali appesi ai rami degli alberi oppure agghindati su di felici pecorelle. L’estrema minuzia con cui l’artista costella di spruzzi vivacemente colorati erba, edera arrampicantesi ovunque nonché i gentili tronchi che si inchinano alla primaverile luce del giorno costituisce un inno alla meravigliosa bellezza del dato naturale, ineguagliabile dalle invenzioni dell’uomo. Le due fanciulle in primo piano e il pastorello poco distante paiono cogliere appieno la fortuna della fruizione di un tale contesto naturale, inondate dal sole al pari del cristallino lembo di mare che si scorge in lontananza.
Le architetture sono esemplate sul modello delle piccole cittadine francesi sorgenti lungo la cintura della Costa Azzura-Provenza con qualche prestito, per quanto riguarda la chiesa, dai paesi di montagna, quale La Grave sulle alte Alpi, che nei due centri religiosi di Notre-Dame-de-l’Assomption e nella Cappella dei Pénitents Blancs propone simile struttura, vicina inoltre anche alla Cathédrale Saint-Léonce de Fréjus dell’omonima città, nel dipartimento del Var. Questo tipo di costruzione ecclesiale, in età tarda adottata dai centri riformati moderni, è derivabile più in generale dalle antiche chiese romaniche europee, quali la Sint-Annakerk belga (municipio di Dilbeek), dipinta da Pieter Brueghel il Vecchio nella celeberrima Parabola dei ciechi (1568, Museo nazionale di Capodimonte, Napoli).
Il dipinto reca sul retro parziale bolla di trasporto delle Messageries Maritimes di Marsiglia. La compagnia venne costituita nel 1851 da Albert Rostand, navigatore e possessore di navi, con l’aiuto di Ernest Simons, imprenditore commerciale; negli anni immediatamente successivi alla costituzione, la compagnia fu impegnata unicamente nelle rotte collegate al Medio Oriente; successivamente ampliò il mercato attraverso importazione ed esportazione da e verso Malta, Mar Nero, Oceano Indiano, Tanzania, altre isole africane nonché la quasi totalità dei porti francesi.

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