XV secolo, Bottega di Adriaen Van Wesel (1415-1490)

XV secolo, bottega di Adriaen Van Wesel (1415-1490)

Madonna con Bambino

Legno dorato, cm 30 x 23

La Madonna e Gesù bambino sono qui realizzati a rilievo ligneo, raccolti in un tenero abbraccio. La raffinatezza dell’esecuzione tecnica dell’intaglio viene esaltata dalla doratura, eseguita sull’interezza delle figure. Queste si stagliano sul fondo blu, il quale è percorso da sottili linee dorate che simulano i bordi di un tendaggio che protegge la Vergine e il bambino. I colori blu e oro non solo si esaltano a vicenda, ma rimandano entrambi alla simbologia del divino e della sovranità, appannaggio sia della Madonna sia di Gesù.

I rimandi stilistici e la preziosità dell’esecuzione permettono di annoverare l’opera alla bottega di Adriaen Van Wesel (1415-1490), intagliatore olandese attivo per lo più a Utrecht. Il nome Wesel fa presupporre che le origini della sua famiglia siano tedesche in particolare dalla città di Wesel nel nord Reno-Westfalia. 

L’anno della sua nascita non è certo, ma sappiamo che nel 1447 fu eletto anziano nella corporazione dei sellai, carica che si può avere solo una volta compiuti i trent’anni, perciò, Adriaen van Wasel deve esser nato non oltre il 1417. Adriaen doveva godere di un’ottima reputazione, anche grazie l’occupazione di importanti incarichi pubblici, che gli permisero di chiedere alte remunerazioni dai suoi impieghi. 

Le sue opere, per lo più a soggetto sacro e destinate a grandi importanti chiese olandesi, sono caratterizzate dalla predominanza della figura umana, irradiata da grande vivacità volgendo attenzione anche alle espressioni facciali e ai gesti. 

A causa dell’iconoclastia del 1566 avvenuta nei Paesi Bassi e che colpì le chiese di questa regione, molte opere di Adriaen van Wesel furono distrutte. Oggi il suo nome è riconosciuto dalla critica come uno degli artisti più importanti del Quattrocento olandese, ma prima del XX la sua personalità non era ancora ben definita tanto che prima di allora le sue opere andavano sotto al nome di “maestro degli angeli musicali”. 

Tra le opere superstiti, si possono citare l’Ultima Cena al Museo Catharijneconvent di Utrecht, la Madonna con Bambino, la Visitazione, Maria Giuseppe e i tre Angeli , l’Incontro dei Magi al Rijksmuseum.

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