inizi XVIII sec.
cm 130 x 90
Olio su tela raffigurante San Rocco, del cremonese Bernardino de Hò.
«Al corpus dei dipinti sacri di Bernardino De Hò, certamente più noto per le scene di genere affollate di nani grotteschi e un po’ ributtanti, spetta un prestante San Rocco, giocato su toni terragni di bruni e marrone che si stagliano con eleganza metallica contro un cielo di piombo: un’opera di rilievo per il pittore originario di Drizzona, tale da non sfigurare nel catalogo di Francesco Boccaccino o di Angelo Massarotti. In questo caso le affinità principali si possono verificare con la pala in San Michele a Voltido (Madonna in gloria con i Santi Giuseppe, Girolamo, Rocco e Antonio di Padova), che reca lo stemma dei Picenardi e la data 1711, e con quella dell’anno successivo con la
Crocifissione e Santi in San Leonardo a Villa Rocca di Pessina Cremonese».
M. Tanzi, “Selezione di Antichi Maestri”, catalogo della mostra, a cura di M. Tanzi, Cremona 2016, pp. 21-22, tav. 29.
Allievo di Angelo Massarotti, De Hò risiede successivamente per un lungo periodo a Roma. Tornato in patria beneficia della committenza Picenardi e si dedica a composizioni religiose per numerose chiese del cremonese. Viene però maggiormente ricordato per le composizioni di carattere burlesco chene fanno uno dei primi pittori che diffondono in Italia settentrionale il tema delle bambocciate, affini al genere trattato dal bresciano Faustino Bocchi.
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