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Da oggi inauguriamo NowInterviews, interviste in cui facciamo raccontare alla nostra community le mille sfaccettature dell’universo Antiquariato, Modernariato e Arte e tutto ciò che ci che gira intorno, dietro e dentro. Un modo nuovo per noi di farvi conoscere gli infiniti aspetti di questo mondo affascinante.

Per il primo appuntamento abbiamo fatto due chiacchiere con l’Architetto Francesco Bulgarini, titolare di Ars Antiqua, Milano, su uno degli aspetti che li caratterizza: portare l’Antiquariato in tv!

  • NOWARC: Dal vostro punto di vista qual è lo stato del mercato antiquario?

FRANCESCO BULGARINI: Nonostante la situazione di stop forzato a cui siamo sottoposti in queste ultime settimane, a causa dell’emergenza che sta influenzando tutti i settori del nostro Paese, è opinione condivisa tra i vari esperti del settore di come sia ravvisabile una ripresa del mercato, seppur lenta. Anche il mobile, opera d’arte che più ha sofferto negli ultimi anni, ricomincia ad essere richiesto e vede la sua importanza rivalutata. L’Arte Antica veicola un racconto, un riconoscimento del nostro passato, la ricoperta della nostra memoria e, parafrasando la sempre attuale frase di Pablo Picasso, “l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni”. Questa memoria non può essere cancellata, magari solo offuscata da un poco di polvere: come si vede, occorre solamente un soffio per riscoprire tutta la bellezza e la storia.

Questa considerazione vale ancora di più in questo momento, dove anzi la bellezza e la storia insite in ogni opera d’arte rimangono intoccate dalle difficoltà e rimangono capisaldi della nostra identità.

  • NOWARC: In un momento in cui si dice che l’antiquariato rientri meno nel gusto della società, secondo la vostra esperienza qual è la clientela di oggi?

FB: La diretta televisiva, sia sui canali nazionali, sia in streaming sul sito www.arsantiquasrl.com e sulla pagina FB, permette ad una sempre più ampia gamma di appassionati di accedere e di poter acquistare le numerose opere proposte. La clientela è molto diversificata: dai grandi professionisti (industriali, avvocati, medici e notai) alle famiglie, fino ai giovani collezionisti. Abbiamo, tra i clienti, anche ragazzi di 19 e 20 anni.

  • NOWARC: Come è cambiato il lavoro dell’antiquario?

FB: Il mondo digitale e quello televisivo sono entrati nelle case di tutti in maniera sempre più significativa: oggigiorno, oltre al sistema cartaceo, sono molti i mezzi che permettono ai collezionisti di accedere al mercato artistico e di ottenere informazioni sull’acquisto di opere d’arte. Ars Antiqua, con il suo innovativo approccio al mercato, è il diretto riflesso di questo mutamento. Oltre all’ampio showroom nel cuore di Milano aperto tutti i giorni e alle mostre, la galleria è caratterizzata da un’intensa attività sui principali portali di antiquariato presenti sul Web, italiani ed internazionali, presenza che è supportata dalle pagine Instagram e Facebook, che permettono di entrare in contatto più diretto con un pubblico vasto ed eterogeneo, senza tralasciare le riviste di settore. Ovviamente, continua la tradizione delle fiere: Ars Antiqua è presente nelle principali mostre di antiquariato sul territorio nazionale, tra le quali Amart di Milano, Gotha di Parma, Modenantiquaria, Mercanteinfiera di Parma, Mostra Mercato Nazionale di Assisi, Bergamo Antiquaria, Cortona antiquaria, Saluzzo e Vaprio d’Adda.

  • NOWARC: Quali sono i vostri campi di specializzazione?

FB: La galleria si distingue innanzitutto per la volontà di conferire primaria importanza allo studio delle opere d’arte, operando una selezione basata sulla specificità artistica e sulla contestualizzazione storico-critica. Vi è un’ampia scelta di dipinti di soggetto mitologico, religioso, nature morte, paesaggi e ritratti, dal Rinascimento al Settecento, cui si affianca una selezione di dipinti dell’Ottocento. Un’ulteriore sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea completa la visuale sul mondo dell’arte. Per quanto concerne gli arredi, i secoli più rappresentati sono il Seicento e il Settecento, con cassettoni e ribalte di pregio, ma anche tavoli, cassapanche, inginocchiatoi, armadi, credenze, consolles e specchiere.

  • NOWARC: Da cosa nasce l’idea o la necessità di utilizzare il mezzo televisivo?

FB: Occorre innanzitutto avvicinare nuovamente la cultura ed il gusto per l’Arte Antica ai giovani, rinnovare e comunicare l’importanza del passato in un modo che corra al passo con i nostri tempi.

Ars Antiqua ha inaugurato nel 2011 una diretta televisiva domenicale (digitale terrestre 126 e Sky 821) in cui non solo si propone la vendita di opere d’arte, ma esperti, storici dell’arte, direttori di musei e associazioni italiane intervengono durante la trasmissione per presentare le opere proposte e gli eventi culturali in corso. Ogni domenica viene dunque presentata una scelta eterogenea di opere: la curiosa presenza di un sipario, al culmine della puntata, svela un masterpiece di storica importanza. Ars Antiqua ha inoltre raddoppiato il suo appuntamento televisivo con una nuova trasmissione in onda il giovedì sera (digitale terrestre 126 e Sky 861), dove si alternano puntate in cui vengono presentati capolavori Old Masters ad altre con opere più affordable. Con il sistema televisivo si tenta di stabilire una conversazione culturale che vada oltre il mero aspetto economico, proponendo dunque di perseguire anche uno scopo formativo.

  • NOWARC: L’utilizzo della televendita per un mercato particolare come quello del collezionismo antiquario è peculiare del nostro paese o anche all’estero se ne fa uso?

FB: Da quanto mi risulta, la televendita di arte è presente in particolar modo in Italia. Esiste qualche esempio in USA e UK, ma penso di poter asserire che si tratta di una peculiarità del tutto italiana.

  • NOWARC: Esistono, e se si, quali sono le differenze tra i clienti che acquistano tramite il vostro programma rispetto a chi viene di persona in galleria o a mostre/fiere?

FB: Non vedo differenze tra le due tipologie di clientela, in quanto poi spesso le due modalità di acquisto si intersecano. Tutto si basa sulla fidelizzazione del cliente, sulla possibilità di costruire un percorso collezionistico caratterizzato anche da criteri di allestimento e spazio. Non dimentichiamo che siamo noi in persona a consegnare le opere a casa del collezionista. Quella televisiva è un’attività tuttavia molto complessa, che non si esaurisce con la messa in onda e la fase di organizzazione che precede ogni puntata. Si deve oltremodo tentare di stabilire un contatto umano con i clienti, tramutando la realtà digitale dello schermo in un rapporto di fiducia e di coinvolgimento. L’affidabilità di una televendita, nel caso di Ars Antiqua, è conseguenza diretta di un’attività ventennale di galleria e di presenza capillare su tutto il territorio italiano.

  • NOWARC: Quali oggetti/categorie di opere, se ve ne sono, sono prediletti dal pubblico che decide di interessarsi o acquistare tramite il vostro programma?

FB: Prevalentemente dipinti e sculture, in linea con quello che è l’andamento attuale del mercato. Soggetti religiosi e vedute di Venezia sono tra i soggetti prediletti, ma è difficile categorizzare: un dipinto viene scelto non solo in base al soggetto, ma anche per l’importanza data dalla sua storia collezionistica, dal nome o dall’attribuzione, dall’epoca. Proprio per questo motivo Ars Antiqua spesso coinvolge nelle sue dirette televisive studiosi di fama internazionale, direttori di musei, facoltosi collezionisti chiamati a testimoniare la loro esperienza pluriennale, tutti animati dalla stessa passione e dalla necessità di fornire all’opera la giusta importanza e contestualizzazione storica.

Arch. Francesco Bulgarini – Ars Antiqua