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MADE IN VENICE arriva al quarto appuntamento, 7 nuove stelle da raggiungere sulla mappa, nella selezione realizzata da Ilaria Marcatelli, giovane architetto, per la GAA Foundation (www.gaafoundation.org), in occasione della mostra VENICE DESIGN curata da Nina Dorigo, Camille Guibaud e Anaïs Hammoud e ospitata dall’European Cultural Centre in Palazzo Michiel, Venezia.

Scopriamo Venezia un passo alla volta, prendendoci il tempo di rimanere affascinati da una città tra le più uniche al mondo. Da sempre, e ancora oggi, richiamo per gli artisti che qui, come in nessun altro luogo, trovano l’ispirazione per creare: ceramiche illustrate, calzature, arredi, una concezione della gioiellerie completamente nuova. Non importa cosa, la Laguna e la sua storia entrano nelle menti di chi fa, e ci mettono decisamente del loro.

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ATELIER SEGALIN DI DANIELA GHEZZO

La calzoleria artigianale Segalin viene fondata da Antonio Segalin nel 1932, tra le due Guerre Mondiali. Il suo primogenito, Rolando, ne diviene il successore, lavorando secondo gli insegnamenti del padre. Daniela Ghezzo, che aveva lavorato per la calzoleria Gatto, a Roma, esperta nella calzoleria artigianale da uomo, prende il comando dell’impero di famiglia nel 2000.
La sua istruzione, basata sulla prestigiosa Accademia delle Arti di Venezia, insieme al duro lavoro quotidiano le hanno permesso di continuare a migliorare l’intera produzione di scarpe uniche e prodotte a mano a Venezia. Lo studio rappresenta la continuità di un arte e di un antico lavoro che trae continuo nutrimento ed ispirazione nel migliorarsi giorno dopo giorno e nell’esaudire ogni minima richiesta dei clienti.
Dei circa 250 modelli realizzati ogni anno, alcune tra le creazioni più interessanti vengono esposte nella vetrina del laboratorio. Le sue scarpe dalle forme inusuali, dai colori originale e in pelle morbida e lucida sono rinomate internazionalmente.

© photo Vanessa Valentini.

GABRIELE GMEINER

Gabriele Gmeiner lavora a Venezia dal 2003, nel suo laboratorio di Campiello del Sol, dove realizza scarpe personalizzate della più alta qualità. Ha studiato a Londra, presso il Cordwainers College, specializzandosi nelle tecniche di calzoleria artigianale e a Parigi, presso il Centre Formation Technologique Grégoire, per la parte di selleria. Oltre alla formazione tradizionale Gabriele ha fatto qualche deviazione nel campo dell’arte. Uno dei suoi progetti artistici l’ha portata a Tokyo, dove ha sperimentato con le tradizioni ed i materiali della cultura giapponese. I suoi lavori sono stati esposti alla Gallery éf nella stessa Tokyo e nel Museo di Storia di Vienna. Ha tenuto corsi d’arte per bambini e studenti universitari, ed ha insegnato calzoleria nella prigione Santa Maria Maggiore di Venezia, durante un progetto di riabilitazione…Il suo lavoro ora combina lo spirito artistico con la miglior tradizione artigianale. Giovani apprendisti da ogni parte del mondo la aiutano con la produzione ed imparano della sua arte.

GUALTI

Gualti ha aperto il suo piccolo studio per gioielli ed ornamenti contemporanei nel 1998. Il suo laboratorio è una piccola Wunderkammer dove creazioni insolite sono disposte come in un equilibrio di forme e colori, a volte perfino sospese nell’aria, come fossero installazioni artistiche.
Gualti è un autodidatta, inventore di forme decorative per il corpo. Nei suoi gioielli utilizza svariati materiali, mischiandoli attraverso tecniche sperimentali. Ha una predilezione per i materiali trasparenti e flessibili come il nylon, gli elementi acrilici, sfere di vetro e perle di cristallo. All’apparenza i suoi gioielli sembrano fragili ma leggeri come piume e facili da indossare. Braccialetti, orecchini, spille, collier, pezzi per il viso ed il capo: tutto il corpo si fa facilmente catturare, vestire e trasformare da questi gioielli-scultura organici, che a lui piace chiamare “estensioni dell’anima”. Nel suo universo creativo ama anche lavorare i tessuti per realizzare giacche, stole e sciarpe in organza, satin, lana e qualsiasi altra cosa che può avvolgersi intorno al corpo come una crisalide.

Courtesy of Gualti.

LABERINTHO

Oro e argento: grazie alla chimica artistica, questi metalli nobili acquisiscono una nuova identità nel negozio creativo fondato nel 1994 da Marco Venier e Davide Visentin.
L’armonia e le forme, utilità e compiutezza si fondono nella meticolosa ricerca di un nuovo standard di bellezza basato sulla combinazione di diversi generi artistici.
Alla ricerca di un diverso concetto estetico i materiali vengono selezionati e uniti: antichi sigilli e forme geometriche, vetri bruni e diamanti, ebano, ambra e turchesi, corallo e fossili di agata nera, vecchi sigilli in pietra, corniole e lapislazzuli, prendono parte ad un dialogo che intreccia ere e culture. Utilizzando varie tecniche, come la scultura in mosaico a sbalzo, il dialogo supera i limiti del tempo e delle culture.
Un viaggio affascinante nella nuova armonia della gioielleria contemporanea.

Courtesy of Laberintho.

GIULIANA LONGO

Lo studio di Giuliana Longo esiste fin dal 1901, e gli interni del negozio risalgono ancora a quell’epoca. Per questo motivo, la regione Veneto l’ha riconosciuto come Locale Storico Veneto e preservandone in quanto tale gli interni, incluse le mensole…
La qualità dei materiali e la costante ricerca della bellezza, permettono alle abili mani di Giuliana di creare piccoli capolavori. È nel suo studio che vengono confezionati i cappelli dei gondolieri veneziani, così come alcune fantasie di uno dei più antichi carnevali al mondo. Giuliana è conosciuta anche per i cappelli Panama che seleziona personalmente ogni anno per essere importati a Venezia, quasi uno straordinario scambio di artigianato artistico, che collega due mondi geograficamente molto distanti tra loro ma vicini nello straordinario valore della produzione di cappelli unici.
In Calle dell’Ovo, nel quartiere di San Marco, l’artigianato va a braccetto con la ricerca contemporanea e all’avanguardia.

MATERIALMENTE

Il brillante duo di Materialmente ha scelto un nome appropriato. Insieme, Maddalena Venier e Alessandro Salvadori sono in gradi di lavorare ogni tipo di materiale, come dimostra perfettamente il caos felice che regna nel loro studio alla Giudecca. Bronzo, argento, vetro, legno e perfino cemento…i loro mezzi di espressione sono illimitati.
Visitando il loro piccolo negozio nel quartiere storico di San marco, ci si accorge presto che ogni pezzo – che si tratti di gioielli, oggetti decorativi o di illuminazione – è fortemente sculturale e poetico. L’unione delle loro visioni e creatività porta alla luce creature degli abissi, paesaggi fantastici e fiori ciondolanti. L’ambiente trasporta il visitare in un universo onirico.
L’obiettivo dei due artisti è quello di “promuovere lo scambio intimo che deve nascere tra un oggetto e chi lo osserva”. E la magia infatti avviene quando si realizza che i loro gioielli, così raffinati, trasmettono ancora la durezza della loro materialità insieme alla delicatezza intrinseca. Una sensibile audacia.

Courtesy of Materialmente.

ALESSANDRO MERLIN CERAMICHE

Situato nel quartiere dell’Arsenale, si trova uno studio artistico, un piccolo negozio-atelier, dove l’artista Alessandro Merlin disegna le sue ispirazioni su ceramiche uniche.
Merlin non è Veneziano di nascita, ma secondo l’esperto olandese John Sillevis “Alessanro appartiene a Venezia e Venezia gli appartiene”, questa città è, per lui, il luogo perfetto di ispirazione. Merlin ha iniziato a disegnare fin da bambino quando già riusciva manifestare la sua fantasia con disegni chiari e semplici. Ha trovato il suo stile, influenzato da Jean Cocteau, Audrey Beardsley ed illustratori come Hugo Pratt e Tom of Finland.
Incoraggiato da un amico, ha iniziato a disegnare e ad incidere su ceramica, divenuta poi il suo mezzo espressivo. Sui piatti unici che Merlin realizza ci sono animali stilizzati, mosaici a motivi arabeggianti, ninfe seduttrici ed i suoi famosi cavalieri nudi. Alessandro Merlin è ora un artista indipendente, ammirato dai suoi collezionisti. Condivide la sua immaginazione con i curiosi che passeggiano per le strette vie del Castello, affascinati dai suoi lavori.

Ilaria Marcatelli (* 1989, Italy), exhibition organizer, architect. M.A. in Project Cultures, Architecture at IUAV. Trained as architect at Joseto Cubilla&Asociados in Asuncion, Paraguay; Paulo Moreira in Porto, Portugal; Emergency Architecture&Human Rights in Copenaghen, Denmark. Collaboration in 2015 with the architectural event Open House Porto, Portugal. Since 2016, organizing exhibitions with the GAA Foundation.